La fattura elettronica è uno strumento in formato digitale reso autentico e integro:
Un Sistema di Interscambio (SDI) è un server che:
Le fatture elettroniche devono obbligatoriamente essere realizzate, spedite, archiviate e conservate in un formato digitale denominato XML (eXtensible Markup Language), che contiene:
La circolare dell’Agenzia delle Entrate numero 18 del 24.6.2014 ha chiarito che l’elemento determinante per distinguere una fattura elettronica rispetto a quella cartacea è la circostanza che essa sia (o meno) in formato elettronico all’atto della sua trasmissione o messa a disposizione da parte del mittente e all’atto della ricezione da parte del destinatario. Per cui, si considerano elettroniche le fatture generate in forma cartacea e successivamente trasformate in documenti informatici per essere inviate e ricevute tramite canali telematici; mentre non possono considerarsi elettroniche le fatture create in formato elettronico e poi inviate e ricevute in forma cartacea.
Dal 31 marzo 2015 i tutti i soggetti che effettuano delle transazioni con la PA sono obbligati ad utilizzare la fattura elettronica per richiedere il pagamento dei propri corrispettivi.
La legge di bilancio 2018 ha previsto, a partire dal 1° gennaio 2019, l’introduzione dell’obbligo di emettere fattura elettronica mediante il Sistema di Interscambio per le cessioni di beni e le prestazioni di servizi effettuate tra soggetti residenti, stabiliti o identificati in Italia.
L’obbligo di fatturazione elettronica riguarderà sia le operazioni verso soggetti IVA (business to business), sia le operazioni verso privati consumatori (business to consumer). In quest’ultimo caso, la fattura verrà messa a disposizione del destinatario mediante i servizi dell’Agenzia delle Entrate, anche se l’emittente rilascerà copia del documento all’acquirente.
Per alcuni specifici settori, l’obbligo verrà introdotto in via anticipata: